Dal 5 al 10 ottobre 2025, la celebre Modena Cento Ore ha celebrato il suo 25° anniversario con un’edizione spettacolare: cinque giorni di gara, cinque circuiti e dieci prove speciali che hanno unito il fascino delle competizioni storiche alla bellezza dei paesaggi italiani.
Organizzata da Canossa, la manifestazione è partita da Roma, con le verifiche tecniche e sportive ospitate a Villa Borghese e una suggestiva parata tra i monumenti della Capitale. Le vetture – suddivise tra modelli anteguerra e post-1966 – hanno poi dato il via a un’avventura che ha unito passione, eleganza e adrenalina.
La competizione si è aperta il 6 ottobre all’Autodromo di Vallelunga, proseguendo poi verso Magione, Mugello, Misano e Imola. Tra un circuito e l’altro, gli equipaggi hanno affrontato dieci prove speciali su strada chiusa, due per ciascuna tappa, in un percorso disegnato per esaltare la guida e la bellezza dei paesaggi.
Il tracciato ha attraversato alcune delle località più suggestive del Centro Italia: Viterbo, Orvieto, Assisi, Perugia, Arezzo, Firenze, Cervia, Rimini, San Marino, Forlì e Faenza, fino all’arrivo trionfale a Modena, cuore pulsante della Motor Valley.
Anche i momenti conviviali hanno contribuito a rendere indimenticabile questa edizione: la cena inaugurale a Roma, il gala nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, la festa alla Darsena del Sale e la serata finale con musica dal vivo e cucina modenese hanno offerto un perfetto equilibrio tra sport, cultura e lifestyle.
Sul piano sportivo, il successo assoluto è andato al duo tedesco Stephan e Matthias Jocher, al volante di una Opel Ascona 400 preparata da Conrero, che ha dominato la categoria G/H/I (veicoli post-1966) con un vantaggio di poco superiore al minuto sulle Ferrari 308 degli olandesi Glenn e Conrad Janssens e dei britannici James Crossland e Robert Brooks.
Nella categoria D/E/F (fino al 1965), doppietta Jaguar E-Type con la vittoria di Marcus Anderson e Nicola Arena, davanti a Jon Minshaw e Katarina Kyvalova; terzo posto per la Ferrari 250 SWB del team Kevin e Lee Jones.
L’Index of Performance, che premia le auto in base a età e potenzialità, ha visto trionfare tre Alfa Romeo 8C 2300: al primo posto Roderick e Elizabeth Jack, seguiti da Martin e Susanne Halusa e Clive e Charlie Joy.
La classifica di regolarità è stata invece conquistata dalla Jaguar XK140 di Jeffery Gault e Raffaele Conti, davanti agli equipaggi Beat Roethlisberger / Philippe Romero e Alexander Marmureanu / Laura Huettner, anch’essi su E-Type.
Un momento curioso ha chiuso l’evento: gli americani Adam Lindemann e Georg Schloendorff, su Porsche 914/6, hanno ricevuto il tradizionale “Wooden Spoon”, il riconoscimento ironico riservato all’ultimo classificato. I due hanno raccontato di aver preferito saltare una sessione di gara per visitare gli Uffizi, incarnando perfettamente lo spirito conviviale e leggero della Cento Ore.




