Il Circolo dell’Automobile: un nuovo punto d’incontro per chi vive la passione su quattro ruote

Un luogo dove l’automobile torna protagonista, non come semplice mezzo di trasporto, ma come espressione di cultura, stile e appartenenza. È con questa filosofia che nasce il Circolo dell’Automobile, inaugurato lungo la pista di Quattroruote, nel cuore della campagna pavese.

Pensato come un club esclusivo ma aperto agli appassionati, il Circolo mira a riunire chi ama l’auto in tutte le sue forme: storica, sportiva o contemporanea. Un ambiente dove condividere esperienze, confrontarsi e vivere la propria passione in sicurezza e con spirito di comunità.

Una sede simbolica nel tempio della guida

La nuova realtà trova casa presso l’Automotive Safety Centre di Vairano di Vidigulfo, struttura che da trent’anni rappresenta un punto di riferimento per la sperimentazione e la formazione alla guida.

L’ex corte agricola che ospita il Circolo è stata trasformata in un complesso moderno e accogliente: una clubhouse per incontri ed eventi, un’officina e un’area detailing, garage personalizzabili e videosorvegliati, oltre a una biblioteca e sale per conferenze, presentazioni e attività culturali.

La pista di guida resta il cuore pulsante del progetto: un luogo dove imparare, testare e migliorare le proprie abilità, sempre nel segno della sicurezza e del rispetto per la meccanica.

Tra passione, cultura e sperimentazione

Il Circolo dell’Automobile si propone come un modello unico nel panorama italiano: unisce il piacere della guida alla riflessione culturale, offrendo ai soci occasioni di confronto, formazione e scoperta.

Non solo velocità o prestazioni, ma una visione ampia che include storia, tecnica e design. L’obiettivo è creare una vera community dell’automobile, dove tradizione e futuro convivono e dialogano.

L’inaugurazione: pista, emozioni e spettacolo

L’apertura ufficiale ha visto la partecipazione di oltre cinquecento invitati tra collezionisti, giornalisti e professionisti del settore.

La giornata è stata scandita da attività in pista, hot lap con i collaudatori, prove off-road e sessioni di kart, senza dimenticare i simulatori dedicati ai più giovani.

Sul palco, la voce e il talento di Gioele Dix hanno aggiunto una nota teatrale e culturale con una performance ispirata ai racconti automobilistici di Dino Buzzati, trasformando l’auto in simbolo di libertà e introspezione.

All’esterno, l’arena ha ospitato una parata di vetture d’eccezione, dalle leggendarie Lancia Aurelia e Ferrari 275 GTB/4 fino alle supercar più recenti, in un dialogo ideale tra epoche e linguaggi diversi.

A completare la giornata, una mostra tematica intitolata “Da Mazzocchi a Quattroruote – Memoria in movimento” ha raccontato l’evoluzione del rapporto tra cultura automobilistica ed editoria, attraverso modelli che hanno segnato la storia italiana e internazionale dell’automobile.